Skip to main content

La scrivente O.S. ha recepito da molti lavoratori segnali di estrema preoccupazione per dei problemi che stanno assumendo contorni sempre più preoccupanti. Sono iniziate le chiamate scorrimento lista per il personale vincitore del concorso del Sant’Andrea ma ci troviamo di fronte Aziende /ASL che temporizzano la firma e quindi l’assunzione (pena la fuoriuscita dalla graduatoria) in un arco di tempo che varia dalle 48 alle 72 ore. Naturalmente il problema per i lavoratori non è la firma del contratto tanto agognato ma invece lo è la logistica visto che parliamo di centinaia di colleghi fuori sede. Situazione che si è ulteriormente aggravata durante questo periodo emergenziale dove pare molto difficile, seguendo le cronache quotidiane, che alle domande di affitto segua una risposta positiva da parte dei proprietari soprattutto a chi dichiara di lavorare come sanitario.

Quindi ci troviamo con molti lavoratori fuori sede che desiderano prendere servizio negli ospedali romani ma sono impossibilitati a farlo perché pur disponibili al trasferimento non trovano un’adeguata offerta di alloggi e, in questo momento dato, visto il quadro che si offre loro davanti misto di criticità e opportunità, il bisogno di alloggio è una componente centrale e indispensabile per il lavoratore appena assunto. Altro problema di non poca rilevanza è quello della riduzione del trasporto pubblico stabilita dall’ordinanza emanata della Regione Lazio per la rimodulazione della modalità del servizio, a seguito del nuovo decreto firmato dal premier Giuseppe Conte per il contenimento del Coronavirus. Questo ha comportato molti problemi al personale turnante visto che basta un ritardo nel cambio turno o una uscita dopo le 21.00 che il malcapitato lavoratore non trovi più un mezzo che gli permetta il ritorno a casa. Fermarsi in ospedale attualmente risulta irrealizzabile vista purtroppo l’assenza all’interno dei nosocomi di spazi idonei per un meritato riposo.

Per questi motivi la scrivente O.S. chiede alla Regione e/o alle Aziende ASL di destinare spazi abitabili anche temporanei a Roma e provincia sia per gli infermieri neo assunti fuori sede per permettergli di organizzare nei tempi giusti il trasferimento dal proprio domicilio d’origine verso il nuovo luogo di lavoro e sia per i colleghi anch’essi fuori sede che in questo periodo emergenziale prestano servizio in prima linea negli ospedali ma non possono usufruire per motivi di turnistica del trasporto pubblico causa orario ridotto.