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Non luogo a procedere nei confronti delle infermiere

Per l’incendio al San Camillo, che provocò la morte di un degente, il giudice ha stabilito che le infermiere non hanno colpe.

Stefano Barone, Segretario Provinciale e dirigente nazionale

Il Segretario Provinciale, Dott. Stefano Barone, a nome del Sindacato, accoglie con soddisfazione e compartecipato sollievo la notizia dell’esito del percorso giudiziario, che ha portato al decadere di tutte le accuse in capo alle due Colleghe, fin da subito additate dalle maggiori testate giornalistiche nazionali e indagate dalla Procura della Repubblica come le responsabili della triste vicenda dell’incendio avvenuto all’interno dell’Ospedale San Camillo la notte del 1.05.2016 in cui, purtroppo, ha perso la vita un degente.

 

Il sostegno e la competenza del NurSind

La nostra organizzazione sindacale non ha mai mancato, in nessun momento, di manifestare loro la sua pronta vicinanza fisica, morale e finanche tecnica, mediante l’assistenza professionale prestata dall’ Avv. Valerio Vitale, coadiuvato dall’Avv. Anna Roscino, grazie al cui supporto le infermiere hanno ottenuto il più soddisfacente dei risultati: il proscioglimento perché il fatto non sussiste.

Per tale esito processuale i difensori hanno lavorato con indefesso impegno, convinti fin dall’originaria fase di indagine che, in capo alle due lavoratrici, non potesse essere ravvisata alcuna colpa per la condotta prestata in reparto in quella tragica notte. Tale cognizione è stata possibile, a detta degli avvocati, anche grazie al costante confronto avuto con la parte sindacale per la comprensione delle metodiche di lavoro dell’infermiere, figura professionale la cui responsabilità è quotidianamente divisa tra la criticità delle situazioni su cui intervenire in urgenza e i severi protocolli da rispettare in modo pedissequo.

Sollievo e soddisfazione

La motivazione dei legali non è mai venuta meno, traducendosi in un consapevole e mirato attivismo difensivo in ogni fase di sviluppo del procedimento penale, fino all’auspicato proscioglimento delle due imputate, accolto dagli avvocati non soltanto con piena soddisfazione professionale, ma anche con sincero rallegramento personale.